DUNE II – L’EPICA E AMMALIANTE SAGA FANTASCIENTIFICA DEI NOSTRI ANNI

Arriva, finalmente, nelle sale la tanto attesa Parte Due di Dune, la mastodontica ed epica Space Opera firmata Villeneuve.

Dune, che aveva già incantato il mondo tre anni fa con le sue meravigliose atmosfere, l’impeccabile fotografia e l’ottima regia, vincendo ben sei Oscar, si riconferma in questo secondo capitolo come una delle più grandi e migliori pellicole fantascientifiche dei nostri anni.

Timothée Chalamet (Paul Atreides) e Rebecca Ferguson (Lady Jessica)

TRAMA

Paul e la madre, Lady Jessica, in fuga dopo i tragici eventi che hanno portato allo sterminio di casa Atreides per mano degli Harkonnen, e dello stesso Imperatore, troveranno rifugio presso i Fremen, ma dovranno imparare a farsi accettare dal quel popolo dalle tradizioni antiche e profonde. Paul instaurerà un rapporto sempre più intimo con la guerriera Chani, mentre Stilgar, sempre più convinto che il ragazzo sia il Messia di Dune promesso dalle Bene Gesserit, spingerà Lady Jessica e il ragazzo stesso ad accettare il proprio destino. Per riuscire nel suo intento di vendetta, il giovane Atreides dovrà concretizzare la sua profezia, sebbene essa preveda una terribile guerra santa che porterà morte e distruzione in tutto l’impero.

RECENSIONE

Una Space Opera magistrale e magnetica di cui si parlerà per molti anni.

Dune – Parte II riesce ad ammaliare lo spettatore sin dai primi istanti in sala. Le immagini così evocative e le musiche di Zimmer tanto immersive, cattureranno la vostra attenzione sin dai primissimi frame. Vi ritroverete totalmente catapultati su Arrakis, terra arida, di guerra, dolore e soprusi, eppure altrettanto magnifica nella sua bellezza desertica e primitiva.

Tre ore nella vastità di questa opera mastodontica e magistrale vi sembreranno passare tanto rapidamente quanto lo scrosciare della sabbia in una clessidra capovolta.

Il primo capitolo aveva già conquistato pubblico e critica, riuscendo persino a guadagnarsi ben 6 Oscar (fra cui Miglior Fotografia, Sonoro, Colonna Sonora…), ma questo secondo film, che concluderà le vicende del primo volume della saga sci-fi di Frank Herbert, farà impazzire tutti, persino i più scettici.

Se, infatti, Dune aveva puramente una funzione introduttiva, questa seconda pellicola, girata interamente in formato IMAX, risulta decisamente più ricca, sostanziosa, complessa e avvincente.

Timothée Chalamet (Paul Atreides)

DUNE: TRA AZIONE E POLITICA

Ci troviamo in un punto di svolta, i protagonisti di quest’epica vicenda dovranno districarsi tra le fitte trame intessute da nuove e sinistre forze. Politica e azione sono estremamente calibrati e magistralmente gestiti. Seduzione, prepotenza, supremazia, arguzia e manipolazione – espressione delle alte cariche dell’Impero, dalle Bene Gesserit e dai folli Harkannon – fanno da contrappeso alla forza cruda, sovversiva e primordiale – rappresentata dal popolo Freman, dall’esercito e da chi effettivamente le battaglie le combatte sul campo, nonché dalle mastodontiche creature che popolano Arrakis.

Ma un ulteriore influsso, più sottile, esplode in tutta la sua potenza e rischia di mutare per sempre le trame della storia dell’impero: il Credo.

DUNE: IL CREDO COME MEZZO DI RISCATTO E DI CONTROLLO

Una delle forze più potenti al mondo in grado di spingere i popoli in guerra e piegare le volontà degli uomini, il Credo è uno degli aspetti più importanti in questo secondo capitolo, ricco di tradizioni e culture, magie arcane e predizioni, visioni di un Messia di Dune, il Kwisatz Haderach, che porterà a una guerra santa disastrosa.

In questo contesto spiccano due figure femminili in particolare: la determinata Lady Jessica e la seducente Margot. Entrambe utilizzeranno la maternità come mezzo per raggiungere fini personali, mossi da alte ideologie.

Ma il Credo è sicuramente anche un potente mezzo di riscatto per i popoli oppressi. Il Fremen Stilgar giocherà un ruolo fondamentale in questo, spingendo sempre di più il giovane Atreides a riconoscersi come il Kwisatz Haderach.

Un Credo che divide, un Credo che unifica. Due volti della stessa medaglia.

Rebecca Ferguson (Lady Jessica)

DUNE: I PERSONAGGI

Un ottimo lavoro è stato compiuto nella resa dei personaggi, tutti magnificamente costruiti e interpretati sin dal primo capitolo, sebbene sia in questo che si evidenzi maggiormente il percorso di crescita.

Timothée Chalamet, calza perfettamente questo ruolo finemente sfaccettato. Ma altrettanto magnifico è stato Austin Butler in quello dello psicopatico Feyd-Rahuta Harkonnen, nipote del Barone Harkonnen e fratello di Rabban. Un’interpretazione impeccabile quella di Butler che ha reso sul grande schermo un villain iconico che sicuramente ricorderemo. Non dimentichiamo, poi, il fantastico Javier Bardem nei panni di Stilgar, personaggio più incisivo in questo secondo capitolo che vi strapperà anche qualche sorriso. Splendide e potenti le interpretazioni femminili, perfettamente bilanciate e calibrate con quelle maschili. La potente Rebecca Ferguson che subirà una trasformazione radicale e avrà decisamente più spazio. Florence Pugh, incantevole nei panni della decisa e intelligente Principessa Irulan. Ancora Léa Seydoux, seducente e ammaliante. Infine, la grandissima Zendaya che riesce a infondere maggior carattere nello splendido personaggio di Chani. Parla pochissimo, ma attraverso le espressioni e gli sguardi riesce a trasmettere tutte le complesse emozioni della guerriera Freman.

Austin Butler (Feyd-Rahuta Harkonnen) e Léa Seydoux (Margot Fenring)

DUNE: LA TECNICA IMPECCABILE

Una fotografia superba esalta le atmosfere ammalianti di Arrakis. Una terra così lontana nel tempo, meravigliosa e magnificamente realizzata. Impeccabili le scenografie e gli effetti speciali e sonori. Una cura quasi maniacale nella direzione. Questo film brilla di una precisione sconcertante. Il formato IMAX risulta perfetto per esaltare la potenza e la precisione di una pellicola simile.

DUNE: LA COLONNA SONORA MAGNETICA

Impossibile restare indifferenti alle composizioni di uno dei più brillanti compositori di colonne sonore di sempre e quella di Dune non fa eccezione.

Hans Zimmer (Il Gladiatore, Pirati dei Caraibi, Interstellar, Il re leone…), nel 2022 si era portato a casa una bella statuetta per l’Oscar alla miglior colonna sonora, proprio per Dune I.

A ben ragione. Incisiva, immersiva, potente e straordinaria, riesce a evocare perfettamente non solo le atmosfere di Dune, ma il suo animo più profondo, le sue emozioni più intime.

DUNE: L’AMORE DELICATO

Il rapporto fra Paul e Chani diventa sempre più intimo in questa seconda parte. Delicato è il termine che utilizzerei per descriverlo. Fondamentale, eppure mai troppo dirompente. Ha il giusto spazio all’interno della narrazione, senza predominare e oscurare il resto. Non aggiungo altro perché rischierei di rovinarvi la sorpresa, ma sappiate che non è il solo legame sentimentale che si instaurerà in questo nuovo capitolo.

Timothée Chalamet (Paul Atreides) e Zendaya (Chani)

CONSIDERAZIONI FINALI

Denis Villeneuve è riuscito in un’impresa straordinaria: portare sul grande schermo un magistrale film d’intrattenimento che è anche, in gran misura, autoriale. Riproponendo, in nuova veste, una delle saghe fantascientifiche classiche più amate dagli appassionati del genere, il regista canadese è riuscito ad ammaliare e appassionare anche chi di fantascienza ha solo vaghi ricordi di Star Wars.

Forse, Dune sarà proprio lo Star Wars dei nostri anni. Una saga cinematografica capace di portare nelle sale persino i più scettici del genere, di riportarci i veterani e di far scoprire la bellezza, la complessità e la potenza della fantascienza.

Dune vi aspetta nelle sale dal 28 Febbraio.

Vivrete anche voi questa incredibile, epica avventura?

TRAILER DUNE PARTE DUE

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