Dal 19 Giugno arriva in tutte le sale cinematografiche italiane Inside Out 2, sequel dello straordinario prodotto Pixar che nel 2015 fece commuovere il mondo.
Trattare in modo chiaro e onesto le Emozioni sullo schermo non è mai cosa semplice, ma nel 2015 la Pixar ci riuscì in maniera straordinaria con Inside Out, mostrandoci con semplicità e delicatezza il mondo complesso e straordinario delle emozioni, attraverso le loro raffigurazioni che sono entrate nel cuore degli spettatori che al solo ricordo ancora si commuovono.
Ma Inside Out 2 riesce a sorprendere, emozionare e stupire quanto il geniale, primo film?
Questa è la domanda che si sono posti tutti già dall’annuncio di questo sequel, che giunge dopo quasi dieci anni, e che esprime tutti i timori e i dubbi di chi quel film meraviglioso lo aveva amato tanto.
TRAMA
Riley ha tredici anni, al Quartier Generale delle emozioni si è stabilito un certo equilibrio fra le cinque emozioni base (Gioia, Tristezza, Rabbia, Disgusto e Paura) e tutto procede a meraviglia, almeno finché non scatta l’allarme “Pubertà” che porterà all’ingresso turbolento di nuove e complesse emozioni: Imbarazzo, Ennui (Noia), Invidia, Nostalgia e… Ansia. La collaborazione fra le emozioni risulta sin da subito impossibile e sembra proprio che Ansia sia intenzionata a rubare la leadership a Gioia.
RECENSIONE
Keelsey Mann che aveva già lavorato come sceneggiatore e animatore della Pixar per i film d’animazione “Il viaggio di Arlo” e “Onward-Oltre la magia”, debutta finalmente alla regia con il suo primo lungometraggio, sequel dell’acclamato, da pubblico e critica, Inside Out.
Se è pur vero che fossero già presenti delle basi solide per un sequel (e a questo punto per un intero franchise), riprendere fra le mani una storia che ha emozionato il pubblico mondiale non può considerarsi cosa da poco. Mann si è ritrovato a dover realizzare un’opera che quanto meno potesse considerarsi all’altezza del primo film e almeno in parte ci è riuscito egregiamente.
La struttura di questo Inside Out 2 ricorda molto quella del primo, cosa che lo rende particolarmente apprezzabile dal pubblico, ma che per tale ragione non riesce a stupirlo con l’originalità che invece lo aveva incantato nove anni fa.
Questo non vuol significare che sia un prodotto scadente, anzi.
Divertente, ricco di umorismo e di momenti toccanti, Inside Out 2 riesce a far ridere ed emozionare anche il pubblico più adulto con i suoi personaggi vivaci e strampalati, le sue gag spiritose, i momenti di tenerezza, sconforto, gioia e imbarazzo che sono comuni a tutti gli esseri umani, grandi e piccoli.
Le Emozioni sono trattate in modo delicato ed efficace, proprio come nel primo.
Spicca, naturalmente, Ansia che con il suo carattere dirompete e frenetico cerca subito di assumere il controllo del Quartier Generale, a discapito delle ormai obsolete emozioni base. Questo trambusto di cambiamenti si riverserà naturalmente, con effetti assolutamente esagerati e incontrollati, all’esterno, ovvero nel comportamento di Riley che nel corso di un weekend all’insegna dell’Hokey, nel liceo che dovrà frequentare di lì a pochi mesi, si ritroverà in balia di un uragano di emozioni nuove e contrastanti.
Semplificando e concretizzando le idee e i concetti in immagini (molto simpatiche ad esempio sono le rappresentazioni: l’albero del senso di se, il fiume del flusso di coscienza, la parata dei lavori dei sogni…) in Inside Out 2 sono riusciti ancora una volta a portare lo spettatore attraverso un viaggio nei meandri della mente per imparare a conoscere meglio se stesso.
Si tratta pur sempre di un prodotto destinato a famiglie, quindi anche ai bambini o ai ragazzi che come Riley stanno attraversando il periodo più ricco di cambiamenti ed emozioni della vita, perciò non ci si può aspettare che le emozioni e le situazioni vengano trattate in tutta la loro complessità e in tutto il loro realismo.
Stiamo parlando di un film animato che nella sua vivacità di colori e nella sua frenetica avventura maschera un racconto di formazione, volto a portare più consapevolezza su quanto accade nella testa di ognuno di noi nei vari momenti della vita, ma lo fa senza rinunciare all’umorismo, alle risate e alla tenerezza.
Che dire di queste nuove emozioni?
Le amerete proprio come le affezionatissime emozioni base. Ognuna di esse è caratterizzata al meglio, persino la dolcissima Nostalgia, rappresentata come un’adorabile vecchietta, che compare solo per essere rimandata indietro ad attendere ancora qualche anno.
Il successo di questi straordinari personaggi non è da attribuire solo alla grafica straordinaria, ma anche e soprattutto al doppiaggio che ha dato vita e carattere a ogni emozione. Ai doppiatori straordinari del primo (ricordiamo: Stella Musy, Melina Martello, Sara Ciocca, Paolo Marchese, Daniele Giuliani e Veronica Puccio) si aggiungono le nuove, incredibili voci di Pilar Fogliati (Odio il Natale), Marta Filippi, Federico Cesari, Deva Cassel e Stash (The Kolors).
Pilar Fogliati doppia il personaggio Ansia
Un racconto visivo straordinario, un viaggio sulla crescita e sugli inevitabili cambiamenti che vale sicuramente la visione in sala.
Inside Out 2 vi aspetta in tutte le sale italiane a partire dal 19 Giugno.