Civil War – l’ultimo film di Garland è uno spunto di riflessione

Civil War è pronto ad approdare al cinema. Scritto e diretto da Alex Garland, l’ultima pellicola del regista britannico è un viaggio on the road attraverso gli occhi del giornalismo, con una incredibile Kirsten Dunst nei panni della protagonista assieme a Wagner Moura, Cailee Spaeny e Stephen McKinley Henderson.

La trama di Civil War

In un futuro non troppo lontano dal nostro, l’America è nel pieno di una Guerra Civile. Un gruppo di fotoreporter capitanato da Lee (Kristen Dunst) percorre l’America nel tentativo di raggiungere il Presidente degli Stati Uniti d’America prima che sia troppo tardi.

Una rappresentazione cruda

Civil War è a tutti gli effetti un film d’autore, politicamente intelligente nel rappresentare una guerra civile e criticare una situazione americana più attuale che mai. Proprio per questo, come già traspare dalle prime recensioni, si rivela essere un film divisivo e controverso ma, senz’ombra di dubbio, potente. Potente anche nel rappresentare un lavoro, quello del giornalismo di guerra, spesso sottovalutato e raramente raccontato in un modo così originale. Con un tocco autoriale, il regista spezza la tensione di alcune scene con fotografie che immortalano l’intensità e il dramma della scena, accompagnate da un sonoro che non lascia indifferenti.

In questa nuova pellicola fantapolitica, Garland dirige una fantastica Kristen Dunst dal viso corrucciato, provato dalle drammaticità delle sue esperienze passate nel mondo del giornalismo. Un personaggio cinico, disposto ad anteporre il lavoro alla propria vita per testimoniare i crimini di guerra che accadono nel mondo. Un’interpretazione incredibile, quella della Dunst, che si accoda ad un’intrepido ma fragile Wagner Moura e al nuovo astro nascente Cailee Spaney.

Ambientazione sconfortante

A fare da sfondo a questo gruppo di impavidi giornalisti, un’America quasi desolata, molto simile alle rappresentazione del recente The Last of Us o The Walking Dead, senza l’utilizzo della metafora dei non-morti ma con reazioni umane molto simili alle opere sopra citate. 

Civil War è, quindi, un film da vedere, non solo perché da un lato cinematografico è eccellente ma anche per il messaggio che vuole portare allo spettatore. Per riprendere le parole della protagonista: “Ogni volta che ho testimoniato una zona di guerra, il mio avviso era ‘non fate questo’, ma eccoci qui”. Ecco, a noi il messaggio di Garland sembra chiaro.

Civil War è in uscita il 18 aprile nei cinema italiani. Andrete a vedere il film?

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