Povere creature! Una recensione inusuale

Imperdibile !

Grazie agli amici di Disney abbiamo avuto modo di vedere in anteprima “Povere Creature!” , l’ultima fatica del regista greco Yorgos Lanthimos. Un film attesissimo in Italia, già vincitore di un Leone d’oro e di due Golden Globe e che vede nel suo cast Emma Stone, Willem Dafoe e Mark Ruffalo. In questo “dialogo” proveremo a spiegare ad uno spettatore poco convinto perché dovrebbe recarsi in sala!

Raccontami la trama

Oltre alle cicatrici che lo sfigurano e alle terribili menomazioni del suo fisico, Godwin Baxter deve a suo padre anche una sincera passione per il metodo scientifico e le pratiche chirurgiche. L’esperimento che più lo inorgoglisce è Bella, che tratta come una figlia. L’ha trovata cadavere, incinta di un feto ancora vivo, e le ha ridato il respiro e trapiantato il cervello del neonato. Ora Bella, già cresciuta e splendida nel corpo, cresce rapidamente anche nelle facoltà mentali, imparando a camminare, parlare e, soprattutto, desiderare. A nulla vale, a questo punto, il tentativo del suo creatore di fermarla: God(win) le ha dato la vita e, con essa, il libero arbitrio.

Non sarà mica il solito film impegnato?

Fare un film impegnato non è mai facile. Il rischio è sempre quello di risultare banali. In un mondo in cui il politicamente corretto sembra divorare qualsiasi idea originale e in cui si fa la gara ad essere il più “progressisti” possibile, si producono tanti, troppi gusci vuoti. Film pieni di retorica, gonfi, barocchi nella forma eppure così poveri di contenuti e di idee nella sostanza. Film copia e incolla, con la solita eroina emancipata senza alcuna credibilità, paladina di non si capisce bene cosa. Povere Creature per fortuna non è così. Ciò è già sintomo di un film sopra la media degno di essere visto e dibattuto.

Come lo definiresti quindi ?

C’è chi lo ha definito una fiaba moderna e chi una rielaborazione del romanzo di Mary Shelley. Il film di Yorgos Lanthimos è invece un film rivoluzionario e intriso di riflessioni filosofiche, etiche ed esistenziali. Attraverso gli occhi smaliziati di Bella infatti vengono messe in luce tutte le contraddizioni di questo nostro mondo. La nostra protagonista infatti non ha veli, non ha pregiudizi né maschere. Il suo cervello è una tabula rasa e una spugna pronta ad apprendere dal mondo che la circonda. Con grande lucidità e con una graduale presa di consapevolezza, la nostra protagonista supererà l’iniziale ingenuità e rompe i canoni e le catene della modernità che la imprigionavano. Gradualmente come nel mito platonico, Bella esce dalla caverna emancipandosi dal suo stesso creatore. Per questo, Povere Creature non può che essere un film rivoluzionario, ma per una volta questa rivoluzione nel cinema ha davvero qualcosa da raccontare al pubblico.

Si ma di quali catene parli?

Povere Creature mette sotto attacco tantissimi vincoli a cui consciamente o inconsciamente siamo sottoposti, frutto della cultura predominante, di modelli sociali prestabiliti, di stereotipi e preconcetti diffusi.

Senza volverti raccontare troppo perché devi assolutamente vederlo, il film ci parla di varie catene. In primis la monogamia, un vincolo socialmente costruito ma imprescindibile per essere accettati tra le “gente per bene”. Bella si prende involntariamente gioco di ciò che è accettabile e non accettabile nella buona società, dunque delle sue etichette, canoni e modi di fare e di parlare. Si toccano in modo importante e senza filtri di temi come la prostituzione, la gelosia morbosa nella coppia, del possesso del proprio corpo, la maternità, la famiglia. Ma più in generale si compie una riflessione sul libero arbitrio e sulla libertà di scegliere la traiettoria da dare alla nosta vita.

La nostra protagonista atto dopo atto diventa sempre più padrona della propria esistenza, del proprio corpo e della propria mente. Impara a criticare il mondo che la circonda. Scopre con orrore la netta linea rossa che separa i primi dagli ultimi e sogna di cambiare il mondo. Ma rendendosi conto di non poterlo fare da sola, prova in primis a cambiare la propria esistenza, liberandosi dal peso di chi intorno a lei, tarpandogli le ali, non le permette di volare verso la libertà. Socialista o libertaria? A te starà capirlo!

Ok ma quindi si parla solo del percorso di Bella?

Assolutamente no! Il film si concentra anche su molti altri temi che se avrai il buon cuore di recarti in sala scoprirai. In particolare mi preme sottolinearne due. Il rapporto tra Dio e la sua creatura, ovvero tra God(win) e Bella, molto complesso e articolato. Ma anche uno etico, ovvero quali sono i limiti della sperimentazione scientifica? Se una simile tecnologia fosse disponibile, potrebbe essere davvero implementata?

Ho capito è un film serioso

Certo questo Povere Creature senza dubbio è un film impegnato e politicamente compromesso, ma che non rinuncia ad una giusta dose di comicità divisa tra sarcasmo e brevi siparietti comici, tutti ben gestiti però e soprattutto funzionali alla trama. Come già accennato, questo è un film che vuole prendersi gioco con filosofia e ironia della nostra società.

Si ok tutto bello, ma il cast?

Il cast di Povere Creature è composto ovviamente da grandi nomi ma che indipendentemente dal loro riconosciuto talento, tirano fuori delle prove attoriali di livello altissimo.

Partiamo da Emma Stone che compie un percorso attoriale da Oscar. La sua capacità di mutare il linguaggio corporeo e le capacità logiche e dialogiche coerentemente con lo sviluppo intellettivo del suo personaggio sono pazzesche. Non sbaglia nulla, è perfetta e perfettamente calata nel personaggio. Superba.

Ma quindi Mark Raffalo sa recitare? Onestamente me lo sono chiesto in sala perché il MCU ci aveva restituto un attore regredito e decisamente sotto tono. Qui invece tira fuori una prova istrionica, di livello e di carattere, grazie ad un personaggio davvero ben scritto. Un amante davvero sopra le righe.

Non ha bisogno di presentazioni invece Willem Dafoe che tira fuori un’interpretazione di altissimo livello. Sempre in forma e sul pezzo, come un buon vino invecchiando non fa che migliorare. Certo il suo personaggio di potenziale ne ha da vendere. Il suo rapporto edipico con Bella, la sua ossessione per la scienza, ma anche la comicità che lo caratterizzano sono un’ottima base, ma Dafoe ci mette del suo.

Promosso in generale tutto il resto del cast.

Ok, ma il comparto tecnico?

Il film, dalle forti atmosfere steam punk, gode di una grande ricostruzione degli ambienti che uniscono il reale al fantastico. Una regia di mestiere si unisce ad un montaggio perfetto. Il film diviso in sotto atti, dopo un inizio forse leggermente disorientante, ingrana fortissimo e non perde un colpo. Il comparto visivo è spettacolare grazie ad una fotografia che permette davvero di sognare in questa alternanza tra dei grigi profondi utilizzati nelle sequenze in bianco e nero e le sequenze a colori. Un lavoro pazzesco è stato fatto poi da truccatori e costumisti.

Insomma mi tocca andare al cinema?

Assolutamente si. Nonostante il ritardo con cui è arrivato in Italia, Povere creature è uno dei film imperdibili di questo 2024. Dunque corri in sala e se poi le mie parole non ti bastono ti lascio il link al trailer !

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