Argylle – recensione dello spy movie di Matthew Vaughn

Povera creatura! Questo, vi verrà da pensare dopo la visione del nuovo film con Henry Cavill & Co.

Matthew Vaughn torna dietro la macchina da presa per Argylle, il nuovo action spy prodotto da Apple con Bryce Dallas Howard, Sam Rockwell e Henry Cavill protagonisti. L’autore del live action di Kick-Ass e Kingsman, cerca di strutturare un nuovo prodotto con la stessa ricercatezza che contraddistingueva le sue prime opere eppure, ancora una volta, si perde lungo la strada.

Trama

Ellie Conway ( Bryce Dallas Howard) è una scrittrice di spionaggio molto introversa, capace di ricreare nei minimi dettagli racconti che si avvicinano più di quanto pensi alla realtà. Quando Aiden (Sam Rockwell), una spia, si presenta per salvarla, viene catapultata in un mondo segreto fin troppo simile ai racconti di cui è autrice.

Un film asciutto, con poca sostanza

Argylle, purtroppo, pervade di uno sbilanciamento tra quello che vuole essere e quello che viene rappresentato. Il film alterna scene nel mondo reale ad altre ambientate nel libro, dove il protagonista è la spia omonima (Henry Cavill). Se nelle parti ambientate nel racconto, in quanto romanzo, non pesa la surrealità delle scene action, in quelle svolte nella realtà il discorso è ben diverso. Questa dualità, infatti, non giova alla fruibilità della trama principale, dove molte scene hanno senso di esistere solo nel contesto fantasioso del racconto, onde evitare di risultare stucchevoli o al limite della realtà. 

Henry Cavill, Dua Lipa e John Cena in Argylle.

Cliché a non finire

La trama di Argylle ha una premessa molto interessante nell’ambito del genere spionistico anche se nulla di nuovo: una scrittrice scopre che i suoi racconti sono realtà. Fin qui tutto bene voi direte, eppure la trama, con l’avanzare del film, non solo si dipanerà nel pieno di numerosi cliché ma anche in plot twist telefonati. Nonostante alcuni colpi di scena siano meno prevedibili rispetto ad altri, vengono comunque anticipati da un qualcosa che tende a rovinare l’effetto sorpresa.

Sam Rockwell, unica vera star del film

Se dal lato della sceneggiatura l’interesse viene a mancare, troviamo comunque una piacevole sorpresa in Argylle: il personaggio di Sam Rockwell. L’interprete di Aiden, spia burbera e meno elegante rispetto la controparte romanzata di Henry Cavill, ruba la scena in ogni occasione che si palesa. Rozzo ma affascinante, maldestro ma efficiente, riuscirà sicuramente a farvi strappare una risata in più occasioni. Il resto del cast, oltre a chi è stato pubblicizzato per essere nel film per poi avere uno screen time di pochi minuti, rimane arido e meno memorabile.

Sam Rockweel e Bryce Dallas Howard in una scena del film

Conclusione

Argylle sembra essere più una marchetta volta a pubblicizzare un film con tante star piuttosto che creare un prodotto che possa perlomeno restare memorabile. Un altro originale Netflix che, alla fine dei giochi, cade nell’oblio delle produzioni da dimenticare. Matthew Vaughn ormai sembra aver perso l’originalità delle sue prime opere nonostante lo stile estetico dei suoi film sia sempre quello, colorato e moderno. Nella speranza che possa ritrovare la creatività per i prossimi capitoli di Kick-Ass, Argylle è in uscita al cinema il 1 febbraio!

E voi, cosa ne pensate di Argylle? Fatecelo sapere con un commento!

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